STUDIO D'INGEGNERIA
PROF. ING. ALBERTO CUCINELLA
PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI DI STRUTTURE CIVILI
VIA A. FALCONE N. 386 _ NAPOLI _ 80127 _ TEL. FAX 081 64.60.25
PROGETTO DELLE STRUTTURE
DEL PARCHEGGIO SOTTERRANEO A
VICO EQUENSE (NA) IN PIAZZA MERCATO
Anno 2007
Concezione strutturale del parcheggio e le fasi realizzative.
L’opera
è totalmente incassata nel terreno e circondata dai fabbricati che sorgono
nelle immediate vicinanze, alcuni dei quali con struttura muraria.
Questa
circostanza pone in particolare rilievo l’esigenza di eseguire uno scavo di
notevole estensione (circa 1850 mq) e volume (circa 18000 mc) senza determinare
alcun assestamento nei terreni circostanti, che potrebbero innescare quadri
fessurativi, specie sugli edifici murari.
I
terreni interessati inoltre si caratterizzano per la loro eterogeneità,
modestia delle caratteristiche geotecniche e la presenza di antiche cavità,
anche antropiche, disseminate in più punti dell’area interessata
dall’opera.
In
questo contesto si è imposta ovviamente l’esigenza primaria di realizzare una
paratia al contorno, ma non è parso proponibile né l’impiego di una
soluzione libera in testa, per sua la notevole deformabilità che avrebbe
allentato i terreni a monte con grave rischio per i fabbricati circostanti, né
il ricorso ad ancoraggi, attivi o passivi, che sarebbero stati attestati in
terreni dall’incerta affidabilità.
Altro
elemento significativo è quello connesso all’esigenza di assicurare la
possibilità di transito leggero agli autoveicoli,
che costituiscono la gran parte del traffico della zona, senza attendere il
completamento dell’opera e cioè di restituire la percorribilità alla Via
Filangieri e alla Via De Feo prima della conclusione degli scavi e delle
strutture.
La
particolare conformazione plano altimetrica della carreggiata carrabile sulla
Via Filangieri e di quella sulla Via
De Feo nei confronti della piazza pianeggiante, la disposizione delle vie di
manovra dei parcheggi interrati rispetto alla soprastante zona aperta al
traffico pesante, hanno determinato inoltre la totale impossibilità di ricorso
a sistemi di prefabbricazione, stante l’estrema eterogeneità della morfologia
strutturale.
Stante
la presenza continua del terreno lungo l’intero sviluppo dell’opera,
l’unico sistema percorribile è stato quello di realizzare un contrasto lungo
tutto lo sviluppo verticale della paratia da attuare utilizzando gli
orizzontamenti, procedendo alla loro esecuzione
in modo preventivo ad ogni operazione di scavo.
In
sostanza gl’impalcati assolvono in questo contesto un duplice scopo:
-
sorreggono i notevoli carichi sia dell’impalcato stradale (Via
Filangieri), sia quelli della piazza pedonale;
-
contrastano efficacemente gli spostamenti orizzontali della
paratia.
In
questo spirito si è reso indispensabile invertire l’ordinario processo
produttivo, che prevede in prima fase lo scavo, quindi la realizzazione
della fondazione, poi gli elementi verticali e poi gli orizzontali.
Dovendosi
infatti disporre i dispositivi di contrasto prima dello scavo (per evitare
l’allentamento dei terreni circostanti l’opera) il progetto prevede:
1.
realizzazione della paratia di contorno;
2.
realizzazione di pali-colonna interni dotati di collari
in acciaio a quota degli impalcati interrati;
3.
realizzazione dei pali di fondazione, effettuando dalla quota del
piano campagna tutto lo scavo necessario, armando e gettando la parte
corrispondente al palo e lasciando senza getto la parte di foro superiore alla
quota d’intradosso dei plinto;
4.
realizzazione di parte dell’impalcato di copertura (il terzo), avente funzione di contrasto in
testa, con tecnologia in cls gettato in opera e mista acciaio - calcestruzzo
(terzo diaframma di contrasto);
5.
scavo a quota del secondo interrato (primo
impalcato) e realizzazione della parte dell’impalcato corrispondente a
quella realizzata in copertura, (primo diaframma di contrasto), attestando le
travi metalliche ai collari predisposti sui pali colonna e il solaio al cordolo
laterale (saltando cioè la realizzazione del secondo impalcato);
6.
scavo fino a quota del terzo piano interrato;
7.
realizzazione dei plinti, scapitozzando i pali circostanti ai pali
colonna (pali satellite) e disponendo
dei dispositivi di ancoraggio (grip)
all’interfaccia fra il palo colonna ed il resto del plinto;
8.
realizzazione della vasca antincendio;
9.
realizzazione della soletta di contrasto (diaframma in fondazione)
a quota di calpestio del terzo interrato, costituente il collegamento di tutte
le opere di fondazione (plinti e pali singoli) con la paratia di perimetro; la
soletta dello spessore di 20cm verrà armata con doppia rete elettrosaldata e
gettata su scheggionato calcareo costipato; le armature orizzontali saranno
attestate al cordolo laterale alla paratia di contorno mediante ancoraggi (grip
) chimici;
10.
completamento del primo impalcato in acciaio calcestruzzo ,
attestando le travi metalliche ai collari predisposti sui pali colonna e il
solaio al cordolo laterale (diaframma 1), puntellando l’intera struttura sul
sottostante calpestio a quota fondazione;
11.
realizzazione integrale del secondo impalcato, attestando le travi
metalliche ai collari predisposti sui pali colonna e il solaio al cordolo
laterale (diaframma 2);
12.
completamento del terzo impalcato di copertura della piazza.
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questa pagina è stata aggiornata il 13/12/11